L’otorinolaringoiatra è uno specialista che visita una varietà molto ampia di pazienti, di qualsiasi fascia di età, sesso e per ragioni più routinarie come un tappo di cerume o nel caso di patologie più gravi, come i tumori maligni.

Per tale ragione la visita inizia nel momento in cui il paziente varca la porta dello studio ambulatoriale, il suo passo, la risonanza della sua voce, piuttosto che una posizione antalgica assunta, sono solo alcuni dei segni che ci forniscono i primi dati sulla patologia del soggetto.

 

 

Il secondo momento, consta della raccolta dei dati generali del paziente e delle sue abitudini voluttuarie, della storia familiare ed infine di un’anamnesi orientata sul distretto di competenza: orecchio-naso-gola. Ogni informazione raccolta sarà di fondamentale importanza poiché rappresenta il primo step dell’iter diagnostico intrapreso, garantendo un imprescindibile orientamento sul disturbo del paziente.

Dopo l’ispezione e l’ascolto della storia clinica, si passa alla visita propriamente detta con il supporto innanzitutto della semeiotica, strumento indispensabile, frutto dell’esperienza di luminari della storia otorinolaringoiatrica. Poi si controllano sistematicamente orecchio, naso e gola, si palpa il collo e se necessario si procede alla valutazione della funzione vestibolare spontanea (equilibrio). In funzione dell’età del soggetto e del disturbo lamentato, si impiegano strumentazioni dedicate preventivamente sterilizzate altrimenti usa e getta.

 

 

In pochi minuti, e senza alcun trauma per il paziente la maggior parte delle patologie di competenza otorinolaringoiatriche possono già essere diagnosticate, e laddove risulti necessario si può procedere con indagini successive più o meno invasive.

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